CENNI STORICI – DALL’ANTICHITÀ …

Sin dall’antichità e per tutto il Medioevo, Porto San Giorgio era nota come Navale Firmanum o Castrum Firmanorum (secondo le testimonianze di Plinio, Strabone e Velleio Patercolo). Si ritiene che il porto di Fermo si trovasse alla foce dell’Ete, dove sono stati rinvenuti resti di anfore olearie e granarie.
Il Portus Sancti Georgi, già noto come Castel San Giorgio, deve la sua forma alla fortificazione della valle del Fosso Rivo, voluta a partire dall’XI secolo dall‘Episcopato fermano per proteggere la costa dalle incursioni di pirati e saraceni.
In oltre due secoli il Portus Firmi passa, per volere di papi ed imperatori, sotto la giurisdizione, proprietà e uso portuale del podestà di Fermo, anche perché ubicata in posizione strategica nell’ambito dei traffici marittimi tra Venezia e le città del Centro Italia. Motivo per cui le storie sulla colonizzazione veneziana, anzi Chioggiana, poggiano su tesi più che fondate, sia per toponimi che per usi marinari tradizionali.
È con il Podestà fermano Lorenzo Tiepolo, 1266 – 1267, poi futuro Doge di Venezia, che Porto San Giorgio conobbe la sua prima vera strutturazione: a lui infatti si deve la costruzione della Rocca Tiepolo e della cinta muraria che si erge su un promontorio.

… AD OGGI

A partire dal XVII secolo cominciarono i primi interventi di bonifica della spiaggia: da allora, sopra i cosiddetti “relitti di mare” si svilupperà la pianta urbana cittadina. Dal XVIII secolo il porto lotterà per ottenere l’indipendenza cittadina da Fermo. Sotto l’invasione dell’esercito napoleonico, ottenne una prima autonomia con la vittoria dei francesi, nella storica battaglia di Santa Maria a Mare nel 1798. Restaurato il governo pontificio, Papa Pio VIII fece scontare ai sangiorgesi il loro schieramento filofrancese, e tutto tornò sotto il dominio fermano. Il toponimo, che sarebbe stato scelto da papa Pio IX in occasione di una visita nel 1857, deriva dal nome della chiesa dedicata al santo patrono. Grazie agli sforzi di due deputati sangiorgesi e dopo ripetute proposte parlamentari, nel 1875 il Senato approva la legge che prevede il distacco della parrocchia di San Giorgio dalla città di Fermo, per aggregarla a quella del porto. Nei primi decenni del XX secolo Porto San Giorgio conobbe la massima espansione balneare, con le costruzioni architettoniche maggiori (le ville Liberty, la copertura del Fosso Rivo, il Collegio Colonia dell’OPFS, il lungomare) e dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale vide le prime elezioni democratiche.

COME RAGGIUNGERE PORTO SAN GIORGIO
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